buen retiro ‹bu̯én ...› locuz. spagn. (propr. «buon ritiro, buon asilo»). – 1. In origine, nome di un possedimento reale, con celebre parco, nei pressi di Madrid , ove Carlo di Borbone trasferì (1759) la fabbrica di porcellane di Capodimonte . 2. Come nome comune, rifugio di amanti: venite da me domani? nulla è mutato nel «buen retiro» (D’Annunzio); con accezione più ampia, luogo appartato e tranquillo dove si cerca e si riesce a trovare un temporaneo riposo. (Voca bolario Treccani on line)
Dio vuole che il suo Regno sia il tuo cuore, l'unico luogo nell'universo dove la licenza edilizia dipende da te, dalla tua volontà.
Questa non è un'affermazione romantica, diabeticamente smielata, è una fatica vera e propria. Impiegare la volontà, la costanza, il tempo e quanto serve per collaborare ad un opera non è una passeggiata.
Decidi di diventare dimora consapevole della Trinità. Puoi cominciare in questo momento, fare un atto di volontà e dare il via ai lavori. Non che non siano già iniziati dal momento del tuo concepimento, ma adesso sai che vuoi capirci qualcosa anche tu e fare la tua parte.
Non stare a guardare se sei un giardinetto, un orto, un monolocale, una capanna, una cattedrale, questo non dipende da te ma da Chi ti ha voluto e creato; qualsiasi luogo tu rappresenti fai in modo di essere un ottimo luogo di soggiorno, un buen retiro per la Santissima Trinità.