Arriva a metà Messa un uomo sui quaranta, ben vestito, taglio di capelli attuale, per capirci trendy. Visibilmente inferocito, tanto da vociare con alcune persone appollaiate negli ultimi banchi, diverse fasce di età. Nonostante i loro inviti al silenzio il nostro trendy man era irrefrenabile.
La frase ripetuta, partita da un tono eccitato fino ad un borbottio sommesso mentre il fiatone si spegneva: "ERO ALLA CHIESA DI DON ...A SENTIRE LA MESSA DI UN ALTRO"
Era andato in una parrocchia vicina dove si celebrava una Messa con un diverso nominativo nelle intenzioni rispetto a quello che lui si aspettava di sentire.
Pensavo al valore universale della preghiera ed in particolare alla potenza indiscussa di una Messa celebrata in qualsivoglia angolo della terra.
Incapaci di entrare nel Cuore di Dio dove non esistono limiti di spazio e di tempo, se preghiamo ci portiamo dietro secoli e persone e se pecchiamo ci portiamo dietro secoli e persone.
Il Cuore di Dio Luogo del Tutto dove noi ci affanniamo a sperimentare il valore universale di nulla.
Troppo piccoli, noi viviamo un limite asserragliato nello spazio e nel tempo, Dio non pone limiti a quelli che amano nel Suo Nome, Lui va oltre ogni limite proprio essendo Dio, Colui che tutto può.
Ti auguro quando preghi di non fermarti sul muro della tua camera ma di spingerti fino agli estremi confini della terra dei viventi e dei defunti, sapendo che quando preghi entri in quella figura di otto rovesciato che la scienza chiama infinito, che poi ha un limite contenuto nel vero Infinito.